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IL LAGO DI CANDIA E LE DOLCI COLLINE
DELL'ANFITEATRO MORENICO DI IVREA IN E-BIKE ITINERARIO N.2
Acini E Rose Guest House

Con Acini e Rose, in sella alle nostre e-bike, ti portiamo alla scoperta del Lago di Candia e delle dolci colline dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea che lo circondano.

Si parte, ovviamente, da Montalenghe e, come prima tappa, si raggiunge il Parco Naturale del Lago di Candia: seguendo uno dei numerosi sentieri si attraversano campagne coltivate e boschi che offrono suggestivi scorci panoramici.

Ci si dirige poi verso Mazzè, alla scoperta del borgo che sorge attorno al suo castello, situato sul Colle San Michele. Da qui, come ultima tappa prima di rientrare da Acini e Rose, si passerà da Vische, in un susseguirsi di salite e discese, tra vigne, frutteti e campi.

Cenni Storici

Indicazioni Stradali

Curiosità

Ecco il tour che ti proponiamo:

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Da Acini e Rose risali lungo Via XX Settembre e, al primo incrocio, svolta a destra in Via Don Carlo Martino Berta: quella che vedi alla tua destra è la Chiesa di San Pietro, la primitiva parrocchia di Montalenghe, le cui origini risalgono al 1300. Prosegui fino all’incrocio con la SP217 e svolta a sinistra in Strada per Orio, Via Montalenghe e Via Patrioti. Ti trovi ora ad Orio Canavese; la strada corre veloce in discesa, continua lungo Via Giovanni Bosco, poi Via Blanchetti e, senza mai svoltare, mantieni la destra alla chiesa di San Rocco, restando su Via Barone e poi Via Orio.

Sei giunto a Barone Canavese, più precisamente ti trovi in Piazza Statuto. Qui domina la Chiesa di Santa Maria Assunta, realizzata tra 1729 e 1743 dall' ing. Costanzo Michela di Agliè: si presenta oggi decorata da elementi in cotto e arricchita da volute marcate da sottili laterizi.

Se vuoi allungare leggermente il giro, da qui, ti consigliamo di fare una deviazione (di circa 10 minuti solo andata) per visitare la Chiesa di Santo Stefano, da dove poter godere di una vista molto panoramica.

Arrivando da Via Orio, svolta quindi a sinistra e procedi in Via Canonico Frola per circa 150 metri, poi svolta a destra in Via Camillo Benso Conte di Cavour e successivamente a sinistra Via Santo Stefano. Da qui segui il corso della strada per circa 1,30 km fino a giungere alla Chiesa di Santo Stefano del Monte. Visitata la chiesa, torna indietro lungo la strada percorsa all’andata fino a giungere nuovamente in Piazza Statuto.

La chiesa di Santo Stefano del Monte sorge isolata in cima alla collina che sovrasta l’abitato di Candia Canavese, in una posizione panoramica dalla quale si domina il bacino morenico canavesano, con il lago di Candia e la sovrastante cerchia alpina. Edificata entro la metà del XII sec., la Chiesa di Santo Stefano ha accolto per tutto il Medioevo i pellegrini che percorrevano la Via Romea, un percorso simile alla Via Francigena.

Prosegui in Via Roma e, all’incrocio con una piccola cappella, svolta a sinistra in Via Candia seguendo le indicazioni per Candia Canavese. Continua sempre dritto per circa 700 metri fino all’incrocio con la SS26 - Via Roma.

A seconda dei giorni qui si diffonde un piacevole aroma di cereali tostati: sei appena passato di fianco ad un mulino, il Molino Roccati.

Da tre generazioni, e da quasi sessant’anni, la famiglia Roccati gestisce questo mulino dove trasforma materie prime piemontesi (come antichi mais e pregiati grani di provenienza canavesana) in farine "00" e "0", farine tipo 1, tipo 2, integrale, di farro, di segale, una miscela ai 5 cereali e farina da polenta. Il mulino produce anche paste di meliga, gallette di mais soffiato … ecco svelato di che cos’era il profumo … e ottime birre artigianali non pastorizzate.

Tutti i prodotti del Molino Roccati sono acquistabili presso lo spaccio aziendale. Consulta il sito per gli orari di apertura.

Qui devi prestare particolare attenzione, perché ti trovi a ridosso di una curva e la visibilità non è ottimale: attraversa e poi imbocca la strada in discesa alla tua sinistra, sempre seguendo le indicazioni per Candia. Dopo circa 300 metri svolta a destra seguendo i cartelli per il Parco Naturale Provinciale del Lago di Candia. Preparati ad un tratto di strada con molta pendenza che, passando sotto la ferrovia con un passaggio ad arco dotato di semaforo, diventa Via Lago e ti conduce sulla sponda ovest del Lago di Candia. Se prosegui per un centinaio di metri troverai un parco pubblico con area attrezzata, servizi e accesso al pontile del lago.

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Il Parco Naturale del Lago di Candia è stato istituito nel 1995, come primo parco provinciale italiano: è un'area che si estende per quasi 350 ettari, tra i comuni di Candia Canavese, Mazzè e Vische, tra le più importanti e meno antropizzate zone umide del Piemonte, nonché SIC-Sito di Interesse Comunitario.

Il Lago di Candia, come quello di Viverone, è di origine glaciale e fa parte dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea. È il bacino del Canavese che ha conservato al meglio le sue peculiarità naturalistiche.

Oltre al lago, il parco ospita canneti, paludi, boschi e prati che offrono rifugio ad una vasta biodiversità: oltre 200 specie diverse di uccelli e poi rospi, scoiattoli, cinghiali, volpi e pipistrelli. Oltre 400 sono invece le specie floreali presenti, fra le quali alcune varietà idrofile non comuni. Nelle acque del lago si trovano invece carpe, tinche, scardole, lucci, pesci gatto e persici trota e reale.

In tutte le stagioni dell’anno è possibile visitare questo parco percorrendo una serie di itinerari ben segnalati, sia a piedi, che in bicicletta o a cavallo.

Ogni anno il lago di Candia accoglie eventi sportivi nazionali e internazionali ed è possibile praticare numerosi sport d’acqua come il canottaggio e la canoa: per chi vuole cimentarsi in qualche disciplina, è possibile noleggiare l’attrezzatura presso la Società Sportiva Lago di Candia Sport, presente in loco.

Per un momento di relax, invece, la domenica è possibile partecipare ad un’escursione in battello elettrico accompagnati da un biologo.

Per info e prenotazioni: 345-7796431 / vivereiparchi@gmail.com

I ristoranti presenti sull’unica sponda fruibile propongono un’offerta variegata, senza mai dimenticare i sapori tipici canavesani e piemontesi in generale.

Le acque del Lago di Candia sono costantemente monitorate dagli enti preposti, ma non può esserne garantita la totale balneabilità: il refrigerio è comunque garantito dalle piscine di Antharesworld, una piscina estiva con adiacente prato in cui prendere il sole e goderti la vista del lago in totale tranquillità.

Adiacente vi è anche un parco avventura, il primo parco acrobatico del Piemonte. Si affaccia direttamente sul lago e si trova all'interno di un bosco di tigli e platani. Equipaggiato con 68 attrezzi suddivisi in 10 percorsi di difficoltà ed altezze crescenti, è accessibile a partire dai 5 anni e senza limiti di età!

Consulta il loro sito internet per avere informazioni più dettagliate.

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Dopo una meritata sosta qui al Lago di Candia, imbocca la strada che si inoltra nei campi e che passa di fronte al Ristorante Al Cantun.

Ti trovi ora lungo uno dei molti percorsi che circondano il lago, immersi nei campi di grano e boschi collinari. In lontananza puoi scorgere le Alpi, che incorniciano le dolci colline moreniche e i vigneti di Erbaluce.

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Prosegui sempre dritto senza mai deviare fino al termine della strada sterrata e poi, nei pressi di un piccolo pilone votivo, svolta a destra in Via Vische.

Dopo circa 750 metri, in località Cascine Margherita, troverai il Centro Visite del Parco del Lago di Candia. Inaugurato nel 2002, si sviluppa lungo il tratto terminale di uno dei canali emissari del lago ed è costituito da due piccoli edifici circondati da un’area attrezzata con panche e tavoli.
Nel giardino e lungo la sponda del canale sono state sistemate numerose essenze vegetali; i sentieri sono invece bordati da cespugli di sanguinello e biancospino ed il centro visita stesso è rivestito da rigogliosi caprifogli.

Il centro visite è anche sede della stazione ornitologica del Parco ed ospita l'incubatoio ittico realizzato per favorire la riproduzione e l'allevamento delle specie ittiche autoctone.
Per info e orari di apertura: 345-7796431 / vivereiparchi@gmail.com

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Poco prima del Centro Visite del Parco del Lago di Candia, nei pressi della chiesetta di Santa Margherita, trovi un parco giochi immerso nel verde con annessa area pic-nic.

Dal Centro Visite del Parco prosegui per altri 2 km e poi svolta a destra tornando su sterrato e seguendo le indicazioni per il Lago di Candia e il Sentiero delle Pietre Bianche.

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Continua su strada sterrata e poi svolta prima a destra e poco dopo a sinistra fino ad incontrare la Strada Provinciale del Lago dei Candia. Qui svolta a destra e prosegui per 1.2 km fino ad incrociare una strada alla tua sinistra leggermente in salita (la trovi poco dopo il Ristornate La Barcaccia). Prosegui lungo questa strada immersa tra campi e frutteti (durante la fioritura dei ciliegi, in particolare, il paesaggio e i colori sono meravigliosi!) fino ad incrociare Via Motta. Qui svolta a destra e continua sempre dritto lungo Via Cairelli fino all’incrocio con la SP 295.

Sei giunto ora nel comune di Mazzè, che comprende le frazioni Barengo, Casale e Tonengo. Sorge attorno all'antico Castello dei Valperga, situato sul Colle San Michele, a dominio dell'anfiteatro morenico d'Ivrea e affacciato sull'ampia ansa della Dora Baltea.

Il centro storico che sovrasta l'abitato moderno comprende l’antico ricetto, i palazzi nobiliari ottocenteschi, la chiesa parrocchiale e il castello.

All’incrocio con la SP 295 svolta a sinistra, prosegui dritto e alla rotatoria segui le indicazioni per Cigliano (sei ora in Via Adriano Bergandi). Svolta successivamente a destra in Via Italia e dopo 300 metri svolta a sinistra in Via Luigi Perino.

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Prosegui senza deviazioni fino a Piazza Camino e Prola dove trovi la Chiesa Parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio. Continuando poi su Via Castello giungi al Castello di Mazzè.

La Chiesa Parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio è collocata sulla sommità della collina morenica di Mazzè, ai piedi del castello. Costruita certamente prima del 1286 (anno in cui viene citata per la prima volta in un documento), quella che si può osservare oggi è frutto di numerosi interventi e di profonde trasformazioni operate nel tempo.

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Di fronte alla Chiesa Parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio trovi un fresco parco alberato dove fermarti a fare una sosta e da dove puoi godere di un bellissimo panorama sul fiume Dora Baltea e sulla pianura vercellese, fino a scorgere, nei giorni di piena visibilità, la cupola di San Gaudenzio a Novara.

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Ti trovi in questo momento nel centro storico di Mazzè, dominato dal Castello dei Valperga, risalente alla fine del XIII secolo. Fin dai tempi antichi si fronteggiano due castelli: quello grande, risalente al Trecento, e quello piccolo con mura merlate e un’alta torre angolare quattrocentesca.

Dopo la ristrutturazione ottocentesca, il complesso si presenta come un insieme più omogeneo. Gli interni sono caratterizzati da ampie sale con camini stemmati e soffitti a cassettoni, camere affrescate e parate d’arazzi.

Negli antichi sotterranei del castello oggi è possibile visitare il Museo della Tortura.

Per info e prenotazioni: 011-9835250 / info@castellodimazze.it

In visita a Mazzè, ti consigliamo di assaggiare il suo prodotto dolciario tipico: Il Canestrello di Tonengo.

I Canestrelli sono dolci tipici del Canavese e della Valle di Susa. La loro preparazione risale all’epoca medievale quando, disposti in canestri di vimini intrecciati, allietavano le occasioni importanti.

Il Canestrello di Tonengo si differenzia dai suoi tanti omonimi grazie alla sua forma simile a quella di un antico doblone e alla sua fragranza di limone, caratteristiche che lo rendono ben riconoscibile tra tutti gli altri.
Vengono realizzati ancora a mano e cotti su ferri a forma di grandi pinze, che possono essere di ghisa o di ferro. La loro lavorazione parte da un impasto di farina, burro, uova e zucchero, miscelate tra di loro seguendo un ordine ben preciso e lavorate fino ad ottenere la giusta consistenza. L’impasto viene poi fatto riposare e diviso in tante piccole palline di 3-4 grammi ognuna.
Vengono poi disposte su ferri roventi, schiacciate e cotte per circa 1 minuto. A cottura ultimata i canestrelli vengono estratti e messi a raffreddare in appositi contenitori, i canestri, da cui il nome "canestrelli”.
Nel 2004 il canestrello è entrato a pieno titolo nel "Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino”, insieme con i suoi omonimi di Borgofranco, Rondissone, Montanaro e Vaje.

Dal castello prosegui lungo Via Castello e, con una breve deviazione, raggiungi la Chiesa di Santa Maria “la Madonnina” che trovi imboccando la strada sterrata di fronte a te (via San Michele).

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Se sei interessato ad una visita guidata del centro storico, ti consigliamo di partecipare al tour organizzato dai volontari dalla Proloco di Mazzè. Ti porteranno alla scoperta della sua antica storia, dei monumenti, delle chiese e del suo castello. Per informazioni e prenotazioni contatta: scopri.mazze@prolocomazze.it

Torna ora indietro e svolta a sinistra (Via San Michele). All’incrocio svolta nuovamente a sinistra e prosegui per 350 metri. All’incrocio successivo svolta a destra in Strada Barengo.

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Prosegui sempre dritto per 7.3 km percorrendo una piacevole strada immersa tra verdi prati, coltivazioni e dolci vitigni, fino a giungere nel comune di Vische, più precisamente in Piazza San Bartolomeo.

In questa piazza trovi un fresco giardino ombreggiato di platani, che ospita il Monumento ai Caduti e la Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo, di origine medievale, poi rimaneggiata nel 1585.

Procedendo invece in Via Roma, in direzione Caluso, troverai la Bottega dei Bombi, sosta quasi obbligata se ami le caramelle!

    

La Bottega dei Bombi (nome che i bambini, un tempo, davano alle caramelle) è un laboratorio artigianale la cui prodizione principale è caratterizzata da gelatine colate a mano in amido di mais. Le caramelle vengono prodotte con oli essenziali e aromi naturali, oppure con succo e polpa di frutta del territorio. Qui potrai scegliere tra oltre 40 gusti. Noi ti consigliamo di assaggiare i Sukai, morbide caramelle gommose al gusto liquirizia ricoperte di zucchero. Nate a fine ‘800, sono caratteristiche dei caramellifici torinesi più antichi. La produzione di caramelle è stata affiancata anche da quella delle paste di meliga, biscotto tipico vischese, e dai canestrelli, prodotti su ricetta di famiglia e proposti in tante varianti. Consulta il sito per scoprire gli orari di apertura al pubblico del negozio.

Prosegui lungo Via Roma e poi in Via Enrico Brugo. Qui alla tua destra trovi un’ampia zona verde con tavoli e panche, una fontanella d’acqua e un’area giochi per bambini. Lungo

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Prosegui lungo Via Roma e poi in Via Enrico Brugo. Qui alla tua destra trovi un’ampia zona verde con tavoli e panche, una fontanella d’acqua e un’area giochi per bambini. Lungo questo tratto avrai sicuramente notato, ai bordi della carreggiata, una serie di barriere temporanee artificiali. Si tratta di un “rospodotto” a tutela delle centinaia di rospi e rane dalmatine che, durante la migrazione riproduttiva, si dirigono verso le sponde del lago.

Per consentire agli animali di superare incolumi la strada, sono quindi state collocate sotto il manto stradale alcune canaline di cemento con una griglia di aerazione in ghisa. Ai bordi della carreggiata, le barriere convogliano gli anfibi agli ingressi dei tunnel, garantendone l’incolumità.

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Prosegui lungo Via Lago e poi sempre avanti, preparandoti ad una salita che ti farà apprezzare ancora di più il fatto di avere una e-bike! Arrivati all’incrocio con Via Roma, svolti a sinistra e, poco dopo, a destra in Via Barone, che diventerà successivamente Via Candia.

Prosegui senza deviazioni, raggiungi Via Orio, Via Ernesto Blanchetti, Via San Giovanni Bosco, Via Patrioti, Via Montalenghe e Strada per Orio.

Da qui, in Via Don Carlo Martino Berta, all’incrocio subito dopo la chiesa, gira a sinistra ritrovandoti così nuovamente da Acini e Rose.

Sei tornato al punto di partenza e hai concluso la tua escursione.

Ora non ti resta che posare le tue e-bike e goderti un po’ di meritato riposo in terrazza da Acini e Rose, magari sorseggiando un calice di Erbaluce oppure rigenerarti con l’idromassaggio della BLU RELAX, la nostra intima area benessere riservata solo agli ospiti.

Ci vediamo presto